L’orso Juan Carrito è deceduto lunedì sera a seguito di una collisione con un veicolo lungo la SS17 tra Roccaraso e Castel di Sangro; chi era a bordo del veicolo, fortunatamente, non ha riportato conseguenze.
La SS17 attraversa un corridoio di connessione tra due porzioni molto importanti dell’areale dell’orso e ha un intenso traffico veicolare, risultando in una strada ad alto rischio di collisione orso-veicoli. A questo scenario si aggiungono fattori che aumentano ulteriormente questo rischio che, nel caso dell’orso Juan Carrito, sono stati il suo comportamento confidente nei confronti dell’uomo e in generale delle aree antropizzate.
Per ridurre il rischio di incidenti orso-veicoli e per ridurre l’effetto barriera delle strade, il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, in collaborazione con Anas (Gruppo FS), stanno lavorando insieme nell’ambito del progetto europeo LIFE SAFE-CROSSING, iniziato nel 2018. Il tratto di SS17 tra Castel di Sangro e Corfinio è una delle strade oggetto di questo progetto e, proprio perché potenzialmente molto rischiosa per gli orsi, è la strada in cui è stato previsto il maggior numero di interventi. Sono stati installati 5 dispositivi innovativi per evitare la collisione fauna-veicoli, 16 pannelli per indurre gli automobilisti a prestare attenzione durante la guida, sottopassi e sovrappassi esistenti sono stati (o saranno a breve) resi fruibili dalla fauna attraverso la pulizia e l’installazione di apposite recinzioni e, infine, circa 15Km di virtual fence (un sistema per allertare gli animali della presenza di veicoli sulla strada) sono previsti nel tratto Roccaraso-Corfinio e sono in parte già stati installati.
I numerosi interventi svolti lungo la SS17 nell’ambito del LIFE SAFE-CROSSING, scaturiti da un’attenta analisi del rischio di collisione fauna-veicoli e possibili solo grazie alla stretta collaborazione tra gli enti gestori del territorio, rappresentano un’azione concreta per la tutela dell’orso bruno marsicano composta non solo da interventi sulle strade ma anche da una massiccia campagna di sensibilizzazione dei cittadini e dei guidatori, nella consapevolezza che la conservazione dell’orso è possibile solo attraverso il coinvolgimento e la collaborazione di tutti.
La morte dell’orso Juan Carrito ci ricorda che purtroppo non è possibile azzerare il rischio di collisione fauna-veicoli ma ci stimola anche ad andare avanti nel nostro lavoro e a continuare a impegnarci per ridurre al minimo questo rischio, affinché episodi come questo siano sempre più rari.
Il progetto è finanziato con il contributo del programma LIFE dell'Unione Europea